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Pergo

Diventare agenti di motivazione articolo blog PMI 1 - Consulenza Aziendale

Nessuno può motivare altri se non se stesso. Questo è il punto di partenza per parlare di motivazione.

Allora, se le cose stanno così, tanto vale perdere tempo a parlarne. Se i collaboratori sono motivati, bene; se non sono motivati, pazienza. Passeremo tutto il nostro tempo a soffiare sul collo ora di uno, ora dell’altro per garantirci che i compiti siano portati a termine.

No, non è proprio così. Si possono fare delle cose, e anche parecchie, per dare alle altre persone gli stimoli giusti per sviluppare la loro motivazione.

Vediamo quali.

Ognuno di noi si motiva quando alcuni fattori personali trovano soddisfazione. Questi fattori si dividono in:

  • Fattori interpersonali
  • Fattori estrinseci
  • Fattori intrinseci.

Fattori interpersonali

Chi si motiva attraverso i fattori interpersonali trova soddisfazione nella relazione con gli altri; ha bisogno di sentirsi parte di una comunità; vive l’aspetto sociale della vita con particolare soddisfazione e lo considera fondamentale, quasi indispensabile, per sentirsi sostenuto nell’azione. Questi fattori sono principalmente tre:

Altruismo. Chi si motiva attraverso l’altruismo trova la spinta ad agire quando può essere d’aiuto, quando sente di essere utile, quando può donare.

Affettività. Per chi è sensibile all’affettività è importante che l’ambiente sia unito e solidale; egli si motiva nel trovare nei colleghi e nei capi degli amici di cui fidarsi, con cui condividere non solo il lavoro, ma anche emozioni e pensieri personali.

Affiliazione. Chi trova motivazione attraverso l’affiliazione ha bisogno di sentirsi parte di una squadra coesa. Vuole sentire di condividere un unico obbiettivo e di fare fronte comune davanti a problemi e avversità.

Fattori estrinseci

Chi si motiva attraverso i fattori estrinseci trova spinta e significato al suo fare attraverso elementi esterni a sé; elementi non strettamente legati al rapporto con gli altri o al senso di appartenenza al gruppo. I fattori estrinseci più importanti sono cinque:

Rendimento. C’è chi si motiva nel fare bene e nell’ottenere risultati prestigiosi. Ha bisogno di essere e di sentirsi un best performer. Gradisce perciò i complimenti, gli encomi, la visibilità che il suo eccellente rendimento gli consente.

Eccitamento. Chi ha bisogno dell’eccitamento per sentirsi motivato, si spinge sempre al limite. Ama le sfide, le situazioni difficili e problematiche, le missioni impossibili, le scadenze improrogabili. Ha bisogno di sentire l’adrenalina che gli scorre nelle vene. La routine è capace di uccidere mentalmente queste persone.

Status economico. Ci sono persone che trovano motivazione attraverso la possibilità di sentirsi parte di una élite a cui accedere attraverso l’ostentazione di un certo status. Lavorare con persone di estrazione sociale media, li avvilisce e toglie loro entusiasmo,

Estetica. C’è chi trova motivazione nell’estetica, nella bellezza. Ciò non vuol dire che ha bisogno di lavorare esclusivamente con persone belle, ma ha bisogno di un ambiente accogliente, di ordine, di elementi decorativi, come quadri o piante. Ama fare cose belle. Anche se si tratta di lavori fatti prevalentemente di numeri, gli piacerà avere la documentazione in ordine e archivi organizzati al meglio, oltre ad avere il tempo di fare le cose bene.

Sicurezza. Chi trova motivazione nella sicurezza è quasi l’antagonista naturale di chi cerca l’eccitamento. Queste persone, quando percepiscono di correre dei rischi o non hanno tutte le informazioni di cui sentono il bisogno, tendono a bloccarsi, a non trovare l’energia per procedere. Più responsabilità e rischi intravedono all’orizzonte, più vanno in ansia.

Fattori intrinseci

Chi si motiva attraverso i fattori intrinseci sente il bisogno di trovare coerenza tra ciò che deve fare e la percezione profonda che ha di sé. Quando queste due dimensioni sono disallineate, prova molto disagio e non trova la motivazione per procedere nella sua attività. Questi fattori sono quattro:

Valori etici. I valori etici rappresentano le basi su cui le persone governano il proprio comportamento, discriminando ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Chi trova la propria motivazione attraverso questo fattore effettua una continua verifica dell’allineamento con i suoi valori etici. Quando anche solo non è in grado, per mancanza di informazioni o di visione generale di un progetto, di avere questa rassicurazione, tende a rallentare e a non trovare la giusta motivazione.

Indipendenza. Chi trova motivazione attraverso l’indipendenza sente il bisogno di affermare costantemente la propria libertà attraverso l’assunzione di responsabilità e di delega, l’ottenimento della fiducia, la possibilità di decidere.

Valori morali. A differenza dei valori etici, i valori morali riguardano principalmente le indicazioni che regolano i comportamenti della collettività. Chi trova motivazione attraverso questo fattore, sente il bisogno di essere sicuro che la società in cui opera approva azioni, comportamenti e obbiettivi su cui è impegnato.

Valori tradizionali. Questa tipologia di valori è legata alla storia e al passato. L’innovazione troppo spinta, il ribaltamento di abitudini e consuetudini viene vissuto da questo tipo di persone quasi come un tradimento e una mancanza di rispetto. Ciò li porta a provare un basso livello di motivazione.

È ovvio che una persona può avere uno o più fattori motivazionali su cui far leva.

Come riconoscere i fattori motivazionali?

Non è possibile chiedere a una persona quali sono i suoi fattori motivazionali. Il più delle volte otterremmo come risposta sguardi confusi pieni di punti interrogativi. Siamo noi che, attraverso l’osservazione delle persone della nostra azienda, dobbiamo capire chi e cosa agisce in modo efficace sulla loro motivazione; solo così possiamo fare scelte organizzative e gestionali utili a rispondere alle esigenze motivazionali dei nostri collaboratori.

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